domenica 21 ottobre 2012

Gran Fondo Bicitaly
La gara non competitiva più attesa dai ciclisti italiani 
Foto di Fabrizio Cimini

REPORT - 1^ Parte.

Come ogni anno la gara non competitiva per i ciclisti italiani si rinnova con maggior vigore e accresciuto numero di partecipanti. Quest'anno, nel 2012,  erano quasi 6000. C'erano ciclisti d'eccezione, come il famoso Miguel Indurain, ma anche atleti come il nostro Alex Zanardi. Molti ex professionisti, ma anche agguerriti ciclisti amatoriali di gran pregio, hanno dato vita a questa kermesse sportiva che si è snodata per circa 200 Km sul territorio laziale. Visti in fila è stato un cordone infinito tanti erano, ma la cosa che più che ha colpito è stata la voglia e lo spirito dello stare insieme, per dire che "anche io c'ero". Fatica, sudore e muscoli tesi: questi non se li ha risparmiati nessuno. Eppure la gioia non è venuta meno. Non si sono fatti mancare, però, nulla. Televisione, fotografie, macchine di appoggio, organizzazione di assistenza e, per i meno allenati, un percorso più corto di circa 100 Km. Infine il tifo delle persone a bordo strada, incoraggiamenti, saluti e sorrisi hanno dato quel tocco magico che si riserva di solito alle cose di pregio. Inoltre si evidenzia che i partecipanti erano di tutti i tipi, donne e uomini, italiani e non italiani, giovani e meno giovani, con bici da corsa ma anche con cicli diversi, come quello futurista usato dal già citato Zanardi. A ben vedere la risonanza mediatica avuta da questa iniziativa, lascia presupporre che la prossima edizione 2013 i partecipanti possano sforare la fatidica cifra dei 6500 e scusate se è poco.

Per quanto riguarda la fotografia, informo che è la mia prima esperienza in questo sport. Quindi non si conoscevano le difficoltà operative, non si conoscevano le dinamiche del genere sportivo, non si conoscevano le tempistiche e ne il metodo di ripresa. Sono rimasto colpito di quanta tecnica serva per fotografare i ciclisti in maniera pressoché perfetta. Dunque, ho realizzato 800 scatti, tutti fatti dalla stessa porzione di strada cui io mi trovavo. Moltissime foto sono riuscite male per varie cause quali: mosso troppo evidente, mancanza di messa a fuoco da imputare al sistema autofocus, micromosso e inquadratura carente. Le ottiche usate sono state il 24/105 e il 135 prevalentemente. Iso usato: 400. Uso del flash con una riduzione di -1 ev. Scatto continuo a priorità dei tempi, lettura multizona e spot per letture a sostituzione. In molti casi si è lavorato in totale controllo manuale della macchina, ma mai con autofocus disinserito. Non mi interessava fotografare i fotografi con una tecnica atta a vendere fotografie ai medesimi. Mi interessava invece realizzare immagini ben connotate secondo il mio metodo e stile fotografico per evidenziare lo sforzo, la tenacia, il ritratto in movimento e la dinamica dello sport. In questa prima parte di foto postate, esse sono il risultato di una attenta analisi dell'evolversi della gara sotto l'aspetto poc'anzi descritto, però drammatizzato in modo di mettere in evidenza le capacità e le evoluzioni degli atleti. 


















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