venerdì 26 ottobre 2012

Le Borse fotografiche

Un modello per ogni situazione

Testo di Fabrizio Cimini

Il trasporto della propria attrezzatura fotografica ha necessità di una scelta oculata della Borsa Fotografica. La Borsa però, deve avere delle caratteristiche tali che non solo siano perfette alla protezione della nostra strumentazione, ma anche di facilità di accesso, come la si sente in spalla, gli accessori che offre e ovviamente i materiali con la quale è costruita. Probabilmente molti acquistano quello che trovano nel loro negozio di fiducia, magari portandosi appresso la propria attrezzatura per testare lo spazio di alloggiamento della Borsa. Quindi le marche e i modelli offerti dal commerciante, possono essere quelli che a lui gli offrono più ricavi. Poi ci sono negozianti che ci danno una più ampia scelta perché trattano tutto o quasi. In questo caso il venditore potrebbe si avere una ampia scelta, ma incentrata sui modelli e sulle marche che più si vendono. Esiste poi internet che di sicuro offre una panoramica completa dei prodotti, ma qui non si possono provare. Allora come si può fare per scegliere il modello veramente adatto? La cosa giusta da fare è andare per fiere di fotografia e li sicuramente le troverete tutte e le potrete provare. Una volta che avete il modello, vi accorgerete presto che va bene per molti casi ma non per tutti. Ed ecco che per fare lunghi tragitti la borsa a spalla non è pratica ma ci vuole uno zaino. Successivamente aumentano le necessità,  e allora avanti fino al prossimo acquisto in virtù del fatto che vi serve per un'altro scopo. Facendo così, in poco tempo avrete un carnet di borse che copre ogni situazione. Io per esempio ne ho 6, tutte scelte oculatamente in base alle mie necessità. Non le ho acquistate tutte subito ma con il crescere del mio percorso fotografico.  Vi propongo la mia vicenda.


Il Phototrekker, il mio primo zaino fotografico. Appena uscì questa tipologia di borse della Lowepro, io la acquistai subito ad un prezzo accettabilissimo: si doveva ancora affermare sul mercato italiano e per questo lo lanciarono ad un prezzo ridotto. Ottimi materiali, rinforzato all'interno con una struttura di due lamine di alluminio, cerniere robustissime, spallacci da vero zaino, dorso imbottito e traspirante, interno (grazie ai moduli asportabili) personalizzabile, tasche capienti, idrorepellente e tessuto in robusto cordura erano i suoi punti di forza. Oggi, dopo circa 18 anni, ancora lo uso e si è rivelato con il tempo un buon investimento. Unico difetto di alcuni materiali che si consumano in fretta come le retine interne (nei nuovi modelli hanno corretto il difetto). Questo zaino è stato acquistato quando facevo fotografia naturalistica ed ero costretto a spostamenti sul territorio anche impegnativi. Oggi fanno modelli nuovi, più performanti, ma la struttura di base non è cambiata poi di molto.







Dopo lo zaino uscì dalla Lowepeo un marsupio, il primo di una lunga serie: l'Orion 1 e 2. Lo acquistai subito, non costava molto ed era fatto con i stessi materiali dello zaino. Lo acquistai  perché mi serviva una borsa pratica, immediata nell'uso e leggera. Queste caratteristiche erano necessarie quando iniziai ad andare in montagna con lo zaino da escursionista, in quanto mettere le attrezzature li dentro voleva dire toglierlo e metterlo troppe volte e questo era impossibile. Il marsupio invece mi permetteva di avere le mani libere e mi risparmiava la fatica di togliere ed rimettere lo zaino. In più grazie alla sua praticità, lo usavo, e lo uso ancora oggi, a spalla. Ci entra un corpo reflex con con due obiettivi ed un flash. Nessun difetto.






Il terzo acquisto di pregio fu la Tamrac Super Pro 13. Unica, massiccia, capiente, robustissima, in pratica un carro armato del trasporto di materiale fotografico. All'epoca la presi per sostituire la mia vecchia Reporter, ormai superata e logora. Volevo un prodotto robusto ma allo stesso tempo capiente per la mia ingombrante attrezzatura. Ancora la posseggo, ma per riduzione della mia attrezzatura non la uso più. I difetti sono pochi, il prezzo e il peso eccessivi.



Ora avevo un buon corredo di borse per le mie esigenze, ma mi venne la necessità di integrare il marsupio con uno più capiente perché nel frattempo acquistai un obiettivo abbastanza lungo che non entrava nel mio Orion 2. Acquistai allora un nuovo marsupio Lowepro, l'Off Trail 2. Buon materiale, ben strutturato, doppia funzione per il trasporto, in vita e a spalla, capiente. Lo uso per il reportage con una attrezzatura di due obiettivi, di cui uno lungo, una reflex, un flash e accessori vari. Costo accettabile. I difetti sono quasi inesistenti, ma le due sacchette laterali non sono molto ampie e gli obiettivi con generoso diametro faticano ad entrare. 




Si sa, la vita del fotografo è sempre in fermento. Mi misi allora a fotografare le Città e la vita delle sue persone. Andando per questo in luoghi affollati, ma anche per certi versi pericolosi, mi serviva una borsa che non faceva capire che ero un fotografo. La mia scelta cadde sulla Think Tank mod. Disguise 40. Una borsa appena uscita che assomiglia a quella porta computer e che usano in moltii. La pagai pochissimo perché non era conosciuta tra i fotografi e, come accadde per Lowepro, la lanciarono ad un prezzo basso. I materiali sono ottimi, eccellenti direi, capiente, piena di accessori tra cui un utilissimo porta schede fotografico, spallaccio morbidissimo e generosissimo, copertura antipioggia, cerniere robuste ed effettivamente si passa inosservati. Porta tre obiettivi generosi, una reflex, un flash, una compatta di livello, paraluce per tutti gli obiettivi, accessori vari e la possibilità di poterla portare come uno zaino grazie ad un economico accessorio. Difetti direi pochi, ma uno su tutti: l'apertura superiore si apre al centro e a volte rimane difficile estrarre l'attrezzatura con una discreta velocità. Consigliata vivamente e ripetutamente.




Facendo reportage, mi è nata la necessità di girare a volte con poco peso portando un paio di obiettivi ed una reflex in una borsa pratica e leggera. Mi piaceva l'idea di avere una borsa diversa, non rigida come quelle che avevo: scelsi Domke. La Domke f3 x è fatta di robusto tessuto canvas, molto pratica, morbida e leggera. Ho scelto il colore ruggine perché da meno nell'occhio. Ha una capienza enorme a dispetto della sua dimensione e il peso non supera il Kg. E' stato il mio ultimo acquisto, mi piace il suo senso di aderenza al fianco che è proprio delle borse flosce. I difetti però ci sono. Essendo floscia, è predisposta a chiudersi a V nel centro non appena si toglie la reflex con obiettivo dallo spazio centrale, lascia spazio alla polvere, necessita di una certa pratica nell'uso per inserire e togliere gli obiettivi. Comunque è magnifica se si accettano questi difetti. Consigliata per chi vuole viaggiare rapido e leggero, ed anche con gusto.

  


Come dicevo, le borse vanno acquistate, secondo me, a seconda del tipo di fotografia che si vuole fare. Alla fine averne più di una è normale. Scegliete sempre le migliori che potete permettervi. Provatele prima dell'acquisto ponendo dentro la vostra attrezzatura e se va bene li andrà bene anche dopo. Provatele poi ad indossarle, cambiate spalla e testate la rigidità o la  morbidezza. Se il prezzo vi pare eccessivo dovete anche tenere presente che essa vi seguirà per molti anni a venire e che nel frattempo magari avrete già cambiato due volte automobile come a me è successo.

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